Escursione:

Punta Margiani Pobusa

Monte Tonneri (Seui)

Dati tecnici:

Tipo percorso: bastone/semi anello  ; Distanza: Km 7,2/10  circa; Dislivello: m.370/560 circa; Durata: 4,30/6,30 ore circa; Difficoltà: E. (Escursionista)

LOCALITA’ E PECULIARITA’ PERCORSO

L’escursione prevede l’appuntamento pressi della vecchia stazione di Villagrande Strisaili al km174,3 della s.s. 389, (orario da stabilire), per poi proseguire in auto lungo il tratto che costeggia il lago Alto Flumendosa per circa 18 km, da dove inizierà il nostro percorso a piedi.

Partiremo da q.ta 950 s.l.m. circa su una strada sterrata che conduce a dei cantieri forestali, questo primo tratto lo si percorre agevolmente fino a q.ta 1025 s.l.m. circa, dove, nei pressi di un valico, luogo chiamato Pirastu Tortu, direzione S/O troveremo l’attacco del sentiero che ci condurrà fino a Punta Margiani Pobusa. Il sentiero sarà ben segnato e percorribile ma le pendenze si faranno sempre più impegnative. A quote più basse sono presenti dei tratti di territorio dedicato a rimboschimento di Pino, prevalentemente delle specie Domestico e Marittimo. Proseguendo sul sentiero e guardando direzione N/E inizieremo a scorgere il tacco di Perda Liana, incontreremo passaggi particolari tra rocce calcaree e scisti, tratti di foresta rigogliosa dove prevalgono i lecci, ma dove è forte anche la presenza delle varie specie della macchia mediterranea corbezzoli lentischi ed erica, salendo di quota la vegetazione si fa più rada, ma nel contempo si possono osservare specie vegetative diverse, in particolare gli elicrisi i ginepri nani e il timo selvatico dal profumo intenso e piacevole. A q.ta 1150 m. s.l.m. troveremo Su Stampu, una voragine della profondità di 45 m., già ispezionata, censita e messa in sicurezza, classico esempio di carsismo, fenomeno frequente su roccia calcarea. Lungo il percorso è facile notare la presenza di fauna tipica del territorio, in particolare tracce di Cinghiali, sono presenti numerose altre specie meno facili da vedere fra cui i Mufloni. Sono presenti varie specie di uccelli fra cui, se si è fortunati, sarà possibile avvistare anche l’Aquila Reale. Arrivati in vetta troveremo il rifugio della vedetta antincendio che per posizione e altezza è una delle più importanti della Sardegna. Da cui si aprirà uno scenario di panorami incantevole, dal tacco di Perda Liana fino ai Monti del Gennargentu con Punta La Marmora, dal Montarbu fino ai tacchi di Osini e Ulassai. E per un lungo tratto il non meno incredibile e interessante percorso del fiume più importante della Sardegna il Flumendosa.

ASPETTI TECNICI

Il percorso richiede un buon allenamento e un’ottima forma fisica. Si consiglia l’uso di un abbigliamento adeguato. Sono indispensabili scarponi da trekking, calzoni lunghi e scorta d’acqua in funzione delle proprie esigenze, si consiglia almeno 2L d’inverno e 3L primavera estate. Si consiglia inoltre uno zaino, capellino, scaccia acqua, cibo o snack, un cambio da lasciare in auto.

 

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